Di quegli anni conserva un vivido ricordo Piero Midili, uno degli amici musicisti con cui, a parte brevi intervalli, ha continuato a collaborare per tutta la vita.
Ho conosciuto Raul nel 1967, viveva in via Gasparotto (vicino alla stazione Centrale) con la mamma e gli altri due fratelli, un gatto e un barboncino di nome Tobia. All'epoca studiava lingue in un istituto privato (credo che facesse un biennio per recuperare un paio di anni di liceo scientifico che aveva fatto senza molto entusiasmo, forse anche a causa della perdita del padre).
Ci conoscemmo grazie a un amico comune, Valentino che era batterista, e fu proprio in virtù del grande interesse che avevamo per la musica che andammo avanti a frequentarci, entrambi determinati a suonare in una band.
Presto conoscemmo un cantante, Jerry, e poi si unì al gruppo un chitarrista inglese, Roger. Si facevano delle grandi prove nelle varie cantine di Milano e alla fine ci facemmo conoscere da qualche proprietario di locali in Milano e provincia, iniziando così a suonare dal vivo e a guadagnare i primi quattrini, la band si chiamava "LE SENZAZIONI”. Roger fu un incontro molto importante sia per Raul che per me, infatti fu lui che ci spinse a scrivere delle canzoni nostre.
Alcuni dei pezzi scritti in quel periodo vennero poi riutilizzati nell'album che registrammo in Grecia con il cantante Tony Pinelli, all’epoca assai conosciuto ad Atene e in tutto il Paese.
Nel periodo che va dal’67 ai ‘70, Raul suonò sporadicamente anche con altri gruppi, fra questi i "Messaggeri", dove cantava Franco Mompellio e nel quale anche Alberto Mompellio, fratello di Franco, suonò per un breve periodo.
Franco Mompelio
Nel frattempo Raul continuava anche a frequentare il liceo linguistico ma con scarsa passione, perché, come me, era in attesa di qualcosa che gli potesse cambiare l’esistenza in modo radicale.
Quel qualcosa accadde agli inizi del 1970.
Raul conobbe Paul Jeffrey, uno dei tanti chitarristi inglesi di bell’aspetto arrivato in Italia in cerca di fortuna.
A sua volta Paul conosceva Tony Pinelli e questi voleva una band da portare in Grecia con un contratto di lavoro di almeno un anno.
Ricordo che andavo a sentire le prove in un locale in Piazzale Corvetto al pomeriggio, dato che in quel momento non facevo parte della band, perché Paul conosceva già un tastierista (effettivamente anche molto più bravo di me). All’epoca conobbi anche il batterista Dave, inglese e buon musicista, infatti anni dopo si uni’ alla “Fabio Treves Blues Band”.
Bene, Raul era molto gasato, finalmente vedeva le cose andare per il verso giusto. Poco prima della partenza per la Grecia successe che il tastierista della band (Gilberto) sparì. A quel punto Raul propose a Tony di portarmi in Grecia, e così fu.
Raul e Piero
Per sei mesi abbiamo vissuto in un Hotel vicino all'Acropoli, il mitico Hotel Philippos. Logicamente io e Raul stavamo nella stessa camera. Suonavamo tutte le sere fino alle 5 del mattino. Spesso eravamo ospiti di qualche programma televisivo, ed ogni tanto si suonava in qualche festa dei vari armatori greci. Così era. Abbiamo anche registrato un long playing con molte canzoni fatte da Raul, Roger e me e anche da Paul. In estate ci trasferimmo in un appartamento al mare (vicino al locale dove suonavamo). Insomma si stava bene, si leggeva molto nel tempo libero, si andava al mare, si conosceva molta gente di tutte le razze. Saremmo dovuti essere felici, ma in effetti non sempre lo eravamo, c'era in tutte e due un fondo di tristezza e di insoddisfazione.
Alla fine del ‘72 io dovetti tornare a Milano (dovevo fare il miltare), Raul rimase in Grecia con Paul e Jimmy (batterista greco) la loro intenzione era di rimanere e formare un nuovo gruppo con delle proprie canzoni. Ma poi anche Raul dovette rientrare.
Un personaggio importante durante il nostro soggiorno in Grecia era Evgomon Dialetis, lo conoscemmo durante l’incisione del disco, probabilmente marzo ‘72, era un bravissimo percussionista che rimase a suonare con noi per tutta l’estate. Lui era anche un pittore professionista, aveva studiato all’accademia e dipingeva su commissione, nel senso che faceva copie di quadri famosi e anche ritratti; suoi lavori si trovano in vari atelier e centri espositivi ateniesi. Penso abbia dato a Raul buoni consigli sulla tecnica dei colori e i supporti per dipingere. Su una grande tavolaccia di legno che separava il palco nella sala del locale da un ridotto che usavamo per appoggiare gli strumenti, Raul dipinse la sua prima opera resa pubblica, il delfino ferito, che poi fotografammo.
Raul con la sua prima opera