Mentre gli ultimi passi risuonano nella galleria di quadri che abbiamo appena visitato, già si può percepire il brusio, i suoni e i rumori che provengono dalla sala musica.
In casa, a Corfù, nella sua soffitta, Raul aveva negli anni attrezzato un rudimentale studio di registrazione: là componeva, tra computer e sintetizzatori e provava alla chitarra e alla tastiera; con fatica e dedizione saggiava battute frasi e sequenze, destinate a diventate linee melodiche e tappeti ritmici per le future canzoni. Nello studio salivano cantanti e collaboratori, amici musicisti e tecnici del suono ad ascoltare, cantare, discutere, rivedere e provare di nuovo.
Raul, Peter e Jim
"un vero artista Il mio amico Raul, tanto modesto e amatoriale è obbiettivamente l’apparato tecnico che aveva a disposizione per fare le sue musiche"
Così Peter Papageorgiou, che aveva suonato con lui in vari gruppi sull’isola ha commentato quando, offertosi di fare l’inventario al momento della smobilitazione dello studio, ha avuto modo di verificare quanto poco sofisticati e potenti fossero i mezzi e la tecnologia usati da Raul per comporre, orchestrare i pezzi e registrare le voci delle canzoni.
Raul e Jim
Lassù, nella mansarda, la parte più alta della casa alla quale si accede salendo per una ripida e stretta scala di legno, sotto il tetto spiovente e davanti alla finestra a oblò che ricorda un po’ la cabina di una nave, circondato dalla sua imperfetta e ridotta strumentazione Raul ha trascorso moltissime ore, soprattutto notturne, immerso nella solitudine concentrata del processo creativo.
Chi coltiva il talento cimentandosi nello scomodo dono dell’espressione di sé, non importa sotto che forma, sa quanto nutrimento spirituale derivi da un simile impiego del proprio tempo e che ben prima e ben oltre pubblici riconoscimenti, durante questo tempo appagamento e felicità sono sovente a portata di mano.
Dopo aver suonato con varie formazioni musicali, prevalentemente a orientamento pop-rock, facendosi un nome nella variegata geografia dei complessi musicali dell’isola, tra la fine del 2005 e la primavera del 2014, Raul si è dedicato alla composizione di musica e parole per i suoi album di canzoni; album di cui progettava e realizzava interamente anche l’impianto grafico per le copertine e la disposizione dei testi.
Questa duplicità espressiva ha di fatto caratterizzato tutta la sua vita a partire dagli anni lontani della giovinezza. I periodi in cui si dedicava alla musica si alternavano a quelli in cui dipingeva.
Pur nell’avvicendamento riusciva a mantenere un contatto con la forma espressiva momentaneamente in ombra.
Così, a Milano, all’epoca in cui lavorava per il “Laboratorio Copiatura Musica” con altri due soci, entrambi musicisti che conoscevano a fondo la materia e come lui potevano occuparsi della delicata opera di trascrizione di manoscritti di partiture per edizioni musicali, Raul seguitava a produrre schizzi, disegni, bozzetti e acquarelli.
Conservo due ricchi album di illustrazioni di brani musicali, parole e accordi di un centinaio di pezzi per chitarra, strumento di cui Raul mi insegnò i rudimenti così che quando cantavo potessi accompagnarmi strimpellando un po’, a titolo puramente amatoriale.
Qualche volta, magari in serate con gli amici, sicuramente meno spesso di quanto mi sarebbe piaciuto, cantavamo e suonavamo in coppia, cosa che, data la sua bravura migliorava molto l’intera prestazione, rendendomi davvero felice.