Quando ci siamo incontrati, Raul veniva da un lungo lavoro di approfondimento di teoria musicale: seguito dal maestro Federico Mompellio, dopo aver preso il diploma di teoria e solfeggio del conservatorio aveva iniziato a studiare composizione. Nello stesso periodo si era dedicato anche alla didattica, insegnando a Milano in centri di animazione culturale di base come l’ARCI e in alcune scuole medie sperimentali.
Ma gli esordi da musicista risalivano, come per molti della sua generazione, agli anni dell’adolescenza.
Alla metà della decade del ‘60 il contatto con la musica, espressione del profondo rinnovamento che scardinava sul piano del costume, della politica e della cultura forme e contenuti pre-esistenti ha avvicinato Raul, come migliaia di altri ragazzi, alla possibilità di vivere esperienze esistenziali e artistiche che hanno gettato semi duraturi.
Circa 10 anni più tardi, di ritorno da soggiorni all’estero, in Grecia e in Inghilterra, Raul fece un’estate una tournee con Patty Pravo (1975) e poi, con Alberto Mompellio (valente musicista tastierista e arrangiatore) Maurizio Martelli, qualificato chitarrista ed altri, fondò la formazione musicale rock progressive “I Gramigna” che oltre a suonare in giro realizzò, nel 1977 un proprio long-playing, dal titolo GRAN DISORDINE SOTTO IL CIELO.
Questa esperienza umana e professionale influenzerà profondamente la sua produzione musicale, trenta anni dopo.